|
|
MindForLove desidera utilizzare le capacità tecnologiche per migliorare la vita
di tutti.
Esperienze particolari CEMEA |
Riferimenti MindForLove - Finalità - Adesioni - Gratis - Libri - Software - Computer - Download - Scuola |
Alcune
esperienze particolari, vissute ed anche vivibili. Esperienze che possono
essere utili riferimenti nella realizzazione del progetto Mind Scuola. CEMEA CEMEA
organizza corsi educativi intensivi full immersion per preparare le persone a
svolgere particolari attività. Il metodo particolarmente coinvolgente fa si che
in pochissimi giorni si assimilano importanti concetti e comportamenti
essenziali per un positivo svolgimento del lavoro. Ho
lavorato 7 stagioni nei centri estivi Olivetti, come animatore. Il termine
esatto è monitore, infelice espressione per definire chi ‘anima’ i bambini.
All’epoca erano considerati i migliori centri estivi, come organizzazione,
rapporto con i bambini, strutture, programmi, personale, retribuzione. Amavano
definirsi fabbriche di gioia. Ed effettivamente i bambini vivevano giorni molto
piacevoli in queste strutture, a differenza che in molte altre. Le
persone che lavoravano si formavano con dei corsi CEMEA, una organizzazione
internazionale, particolarmente riconosciuta in Francia, che organizza corsi
di formazione pratica per molte professioni. I corsi sono organizzati in
stage full immersion. Ogni
stage ha la durata di alcuni giorni, tipicamente dieci. Le
persone sono alloggiate in una struttura, che può essere un albergo, un
college, o altro. Nei corsi che ho frequentato la struttura che ci alloggiava
era adibita completamente al nostro utilizzo. Questo consentiva di immergersi
in una realtà perfettamente adeguata al nostro obiettivo. Generalmente erano
alberghi in località marittime, visto anche il tipo di corsi che frequentavo
io, alberghi utilizzati in periodo di bassa stagione, quando normalmente sono
chiusi, quindi con costi contenuti. Il
primo corso che ho frequentato era per la preparazione di base al lavoro come
monitore. La
nostra giornata era organizzata in modo molto simile a quella dei bambini
nella colonia. Ed effettivamente per capire bene una situazione, la cosa
migliore è viverla. Il
centro estivo era organizzato con grandi gruppi di bambini della stessa età.
Ogni grande gruppo era costituito normalmente da 4 gruppi. Ogni gruppo era
seguito da un monitore. I gruppi erano formati da un numero di bambini uguale
all’età. Il gruppo di bambini di 9 anni era formato da 9 bambini, quello di
sei anni da sei, quello di undici da undici. Ecc. Ogni
adulto era responsabile del suo gruppo di bambini, mangiava con loro, li
seguiva ed era il loro riferimento. La maggior parte delle attività venivano
coordinate a livello di grande gruppo, come la piscina, la spiaggia, il
teatro, ecc. Altre attività venivano poi gestite in piccoli gruppi che si
formavano a seconda delle scelte dei bambini. Per
ogni grande gruppo c’era un capo gruppo che era una persona con più
esperienza. Questa persona fungeva da aiuto ai monitori. Li osservava e li
consigliava durante i giochi, i canti e tutte le attività. Non era
costantemente presente, perché seguiva anche altre attività a livello
generale, ma quando arrivava era sempre un piacere, perché riusciva sempre a
portare un contributo positivo alla attività. Oltre
al capo gruppo c’era anche un jolly, che aveva a funzione di sostituire le
persone durante il loro giorno di riposo. Facevamo 3 giorni di lavoro ed uno
di riposo, per cui su 4 persone una era sempre sostituita dal jolly. Noi
monitori dovevamo preoccuparci solo dell’aspetto ricreativo, educativo, dei bambini.
Per tutto quello che riguardava le pulizie, il mangiare, la preparazione dei
tavoli, la biancheria, la pulizia e la sicurezza in piscina, l’infermeria,
ecc. c’erano altre persone. Il
rapporto adulti/bambini era molto basso. Ad esempio nel gruppo che seguivo
io, 9 anni di età, c’erano 36 bambini. Gli adulti erano: 4 monitori, un
capogruppo, un jolly. Quindi uno su sei, solo per la parte educative. Inoltre
c’erano altre 5 o 6 persone circa per la parte logistica. Ottenendo un
rapporto di circa uno a tre. I
bambini verso le 22 dormivano e una persona, che chiamavamo ‘la notturna’,
girava per tutta la notte a vedere se andava tutto bene, aiutava quelli che
magari andavano in bagno o si svegliavano. In caso di necessità questa
persona ci chiamava, ma generalmente dormivano tutti bene per cui noi eravamo
praticamente liberi dalle 22 alle 7. Ogni
tre o quattro giorni facevamo una riunione la sera, dopo le 22. Parlavamo di
come erano andati i giorni precedenti e scambiavamo impressioni sui vari
bambini per capire se stavano bene e se erano soddisfatti della esperienza
che stavano vivendo. In questa analisi erano preziose le indicazioni dei capi
gruppo perché osservandoci anche da fuori, come spettatori non coinvolti
direttamente nella attività che svolgevamo, riuscivano a cogliere molti
aspetti che a noi sfuggivano. Le
altre sere facevamo attività divertenti, scherzi, spaghettate, danze,
rappresentazioni teatrali. Quando i bambini dormivano era un’ottima occasione
per socializzare tra adulti creando dei rapporti di amicizia che andavano ben
oltre il solo rapporto di lavoro, migliorando così le nostre interazioni e
cooperazioni. Ritengo
che i centri estivi Olivetti applicavano molto bene i principi e le
indicazioni del CEMEA e sono un esempio sicuramente molto positivo su come
può essere gestito un gruppo di bambini. L‘età era compresa tra i 6 e gli 11
anni. Il
CEMEA, Centro Esercitazione Metodi Educazione Attiva, è una realtà
internazionale molto valida. Interagisce con scuole e i soggiorni estivi,
prepara le persone a lavorare in queste realtà con uno spirito positivo e
costruttivo che valorizza gli individui ed una socialità armoniosa. Sicuramente
interessante leggere le dieci regole del CEMEA. http://www.cemea.it/spip.php?page=dieci Personalmente
ho frequentato diversi corsi CEMEA, per lavorare nei centri estivi, ma anche
nei villaggi vacanze, la comunicazione non verbale, le danze tradizionali,
ecc. Sono stati tutti delle esperienze molto positive. Frequentare uno di
questi corsi significa acquisire dei metodi e delle tecniche nuove, e
soprattutto fare una esperienza di vita che aprirà la vostra mente verso un
nuovo approccio alla educazione ed alla socialità. Una
esperienza di questo tipo offre sicuramente degli stimoli interessanti per
chi lavora nella scuola, permettendogli di applicare anche nel suo lavoro
alcune di queste tecniche, pur rimanendo dentro le linee guida dei programmi
e metodi della scuola, ma con uno spirito ed una energia in più. |
Questo progetto è promosso da: |
|
Scrivere a idee, suggerimenti, commenti, critiche a: Scuola@MindForLove.com |
|