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Progetti e riflessioni Tunisia |
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Tunisia: emigrazione Si è
parlato della rivoluzione in Tunisia e durante la rivoluzione nessuno riusciva
a partire dalla Tunisia. Poi
si è iniziato a parlare della Libia e sono cominciati ad arrivare i tunisini. Però
nessuno ha detto il perché. Ho
lavorato un po’ in Tunisia ed ho qualche amico. Così ho fatto un po’ di
telefonate per capire come andava. Mi hanno confermato quanto mi avevano già
detto. Ora la situazione è decisamente tranquilla. Hanno ottenuto quello che
volevano, il dittatore è scappato ed il paese si sta preparando alle elezioni
del 24 luglio. Basta
scrivere su google “Tunisia elezioni” e si trovano tutti i riferimenti: http://it.notizie.yahoo.com/4/20110303/tts-oittp-tunisia-elezioni-ca02f96.html Ora
hanno un governo provvisorio. Molte delle leggi che c’erano prima non hanno
più senso, ma non c’è ancora stato il tempo di fare nuove leggi. Così la
gente può uscire dal paese senza controlli, approfittando di questo periodo
di caos a livello di normative. Prima
erano necessarie le solite procedure per il visto. Dimostrare di avere una
liquidità sufficiente per affrontare il viaggio, la richiesta del visto,
qualcuno che offrisse l’ospitalità, oppure un lavoro, ecc. Ora non c’è
controllo. Il
paese avrà sicuramente una rinascita grazie al prossimo governo democratico,
ma per ora i redditi sono ancora di circa 200 Euro al mese e quindi è
naturale che ci sia chi è attratto dall’idea di poter guadagnare di più in
Europa. Ma
questo non ha assolutamente a che vedere con possibili richieste di asilo
politico. Piuttosto avremmo dovuto offrirlo prima l’asilo politico, non ora. Quindi
non ha nessun senso permettere l’immigrazione clandestina. E
per fermarla c’è un sistema semplicissimo ed efficacissimo. Basta
una nave che ogni mattina parta da Lampedusa e riporti a Tunisi tutti i
tunisini arrivati. Non servono campi, convenzioni, sovvenzioni, accordi
internazionali. Li
riportiamo subito indietro e nessuno partirà più. Diverso
può essere il discorso per i libici. Alcuni di loro possono avere bisogno
dell’asilo politico. Consentire
l’immigrazione significa fare degli accordi e stabilire delle regole. Come le
osserviamo noi per migrare in USA o Australia, così le devono osservare chi
viene in Italia. Andate sui siti delle ambasciate e provate a vedere quali
sono le condizioni per trasferirsi in un paese come l’Australia o gli USA.
Non è certo semplice, per molti impossibile. (non parlo di visti turistici,
ma per trasferirsi). E’
giusto che sia così. Ogni paese ha le sue regole. Per entrare bisogna
osservare le regole del paese che ci ospita. La
Francia non deve riportare in Italia i tunisini clandestini, deve portarli in
Tunisia. Non
dobbiamo chiudere le nostre frontiere, ma stabilire delle regole e
privilegiare la gente che intende venire in Italia per lavorare onestamente.
Dobbiamo invece bloccare in ogni modo chi viene in Italia facendo accordi con
la mala vita e prendendosi gioco delle nostre forze di sicurezza e delle
regole del nostro paese a cui noi ci atteniamo. |
Questo progetto è promosso da: Immigrazione Si all’asilo politico quando motivato Si all’immigrazione regolare No alla immigrazione clandestina No agli accordi con la mala vita. |
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